Inaccessibile eppure instagrammabile. È il Vallone dei Mulini, capolavoro naturale di Sorrento

Il Vallone dei Mulini, nella centralissima piazza Tasso a Sorrento, attrae ogni anno folle di visitatori. Pur non essendo accessibile, resta uno dei luoghi più fotografati al mondo.

 

Più un luogo è spettacolare, più si scattano foto per immortalarlo, con il rischio di esaurire in breve tempo la memoria dei nostri smartphone. Una possibilità che si realizza senza che nemmeno ce ne si accorga, presi come siamo dalla bellezza che ci circonda. Immagini e video instagrammabili sono dunque parte integrante di una vacanza e lo diventano ancor più in Penisola Sorrentina, ove lo splendore è dappertutto. Non solo nei panorami suggestivi offerta dalla Baia di Ieranto e da Punta Campanella, o nel profilo particolare dell’arcipelago de Li Galli, ma anche in luoghi forse meno noti ma non per questo di minor impatto, come il Vallone dei Mulini

 

La formazione della valle

 

Nello specifico, parliamo di una bellezza naturale ammirabile nella città di Sorrento. Più precisamente esso si trova alle spalle di piazza Tasso, da cui si staglia in tutta la sua maestosità. Basta dare un’occhiata al Vallone per lasciarsi incantare dal suo fascino, che induce a volerne sapere di più. Guardi questo spettacolo di rocce e vegetazione e non puoi far a meno di chiederti come sia nato un così particolare paesaggio. La risposta è rinvenibile in quanto accadde circa 35 mila anni fa, quando un’eruzione dei Campi Flegrei ricoprì di frammenti lavici l’area compresa tra Punta Scutolo e Capo di Sorrento. Qui, i ruscelli Sant’Antonino e Casarlano, non riuscendo più a trovare sbocchi verso il mare, scavarono una gola nella roccia, dando così vita alla valle.

 

Perché ha questo nome?

A suscitare curiosità è anche il nome, che deriva dalla presenza di un complesso formato da cinque mulini, edificati intorno al 1600. Nella zona sorsero poi anche alcune segherie, destinate alla lavorazione del legname utilizzato dagli artigiani dell’intarsio, e un lavatoio pubblico. Un vero e proprio centro di socialità, insomma, a cui era facile accedere anche grazie a un piccolo ponte di collegamento con il porto. Tutto ciò fece sì che la valle, oltre a essere molto suggestiva, diventasse anche un fervido luogo di incontro, data la numerosa presenza di persone che, a vario titolo, vi si recavano. 

Percorso storico

Per lungo tempo, la valle fu proprietà di due famiglie locali, i Tasso e i Correale.
Nel 1842, parte di essa venne acquistata da Enrico Falcon, un giovane ingegnere napoletano di origini francese, intenzionato a restaurare il complesso dei mulini. Il suo proponimento non trovò però attuazione; ricercato dalla Polizia borbonica, egli fu costretto a fuggire in Francia. Da quel momento, il Vallone dei Mulini cadde lentamente in uno stato di totale abbandono che, ancor oggi lo caratterizza. Insomma, nata per volere di Madre Natura, trasformata dall’uomo in un centro di incontri, questa cornice naturalistica andò infine incontro a una fine poco degna della sua storia.
Oggi, pur restando un capolavoro naturale, la valle necessiterebbe di notevoli interventi di restauro e messa in sicurezza, resi però difficili dal fatto che essa è in parte proprietà privata e, per altra parte, statale.

 

Luogo abbandonato, ma…

Lo stato di abbandono in cui versa il Vallone è tale da non permetterne l’accesso. A rendere impossibile una visita è anche l’altissimo tasso di umidità presente nell’area – con picchi fino all’80% – che renderebbe impossibile la presenza umana. Eppure, nonostante tutto questo, il Vallone dei Mulini vanta una notorietà pari a quella di molti altri angoli ugualmente incantevoli – ma probabilmente più gettonati – racchiusi nella Penisola Sorrentina. A certificarne l’apprezzamento mondiale sono stati due avvenimenti di notevole rilevanza. Il primo risale al 2014, quando sul profilo Instagram della rivista Nature fu pubblicata una foto della valle che, in breve tempo, ottenne più di trecentomila like. Non di poco conto anche l’apprezzamento mostrato dal sito giornalistico Buzzfeed, che ha inserito il Vallone tra i trenta luogo più belli della Terra.

Niente visite ma tante foto

Come già detto, il Vallone dei Mulini non è un luogo interamente pubblico, né versa in condizioni di sicurezza accettabili, pertanto visitarlo è fuori discussione. Tuttavia, se ne può ammirare la bellezza recandosi a Sorrento, per la precisione nella centralissima piazza Tasso. Per chi non vuole o non può utilizzare l’auto, è utile sapere che esiste un sistema di mezzi pubblici che, in breve tempo, accompagna i turisti in città. Uno di questi è la Circumvesuviana, che dalla stazione centrale di Napoli conduce a quella di Sorrento. Da qui a piazza Tasso la distanza è breve; poco più di dieci minuti, e gli smartphone verranno estratti dalle tasche e impiegati per scattare foto a raffica. In alternativa, si può raggiungere via Fuorimura, dalla cui ringhiera si può godere di tutta la bellezza del Vallone.
In ogni caso, che i tuoi scatti siano effettuati da piazza Tasso o da via Fuorimura, poco cambia: a pochi secondi dalla pubblicazione della prima foto, il tuo profilo social verrà inondato da like di apprezzamento.