La Baia di Ieranto, dove ogni angolo incanta lo sguardo
La Baia di Ieranto, una gemma della Penisola Sorrentina dove relax e sport incontrano la Natura. Conoscerla meglio significa innamorarsene subito.
La Baia di Ieranto è un luogo affascinante, che ammalia già al primo sguardo. Una capacità forse lasciata in dote dalle sirene che, secondo la leggenda, proprio da qui cercarono di attirare Ulisse e i suoi uomini di ritorno da Itaca.
Tra mito e realtà, tra suggestioni e certezze, la baia è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello della Campania. Capace di attrarre ogni anno un cospicuo numero di turisti, l’insenatura si fa apprezzare sia da chi ama il mare che da chi preferisce passeggiare nella Natura.
Escursioni in kayak o canoa, snorkeling, ma anche trekking e birdwatching. La Baia di Ieranto è in grado di offrire questo e altro, in un contesto a dir poco incantevole.
Ti interessa conoscerla meglio? Immergiti nella lettura e scoprirai tutto ciò che c’è da sapere sulla Baia di Ieranto.
Dove si trova
Il promontorio si affaccia sul golfo di Salerno e fa parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Dal 1986 fu donata al FAI (Fondo Ambiente Italia) dall’Ilva, all’epoca proprietaria di una cava di roccia calcarea lì situata.
La Baia di Ieranto – che deriva il suo nome dal greco “ieros”, “sacro” – si distende lungo una superficie di circa 63 ettari. Territorialmente, essa appartiene al Comune di Massa Lubrense. Più precisamente, alla frazione di Nerano, un borgo piccolo ma importante per chiunque voglia accedere alla baia.
Perchè?
Continua a leggere e lo scoprirai.
Come arrivare
Nerano è il punto strategico per chi voglia esplorare il promontorio e la sottostante insenatura. È da qui, infatti, che si inoltra il sentiero d’accesso alla baia.
Più precisamente, il percorso inizia a circa cento metri dalla piazza principale del paese, e si snoda per una lunghezza di sei chilometri.
Inizialmente pianeggiante, il cammino si sviluppa poi in discesa. Lungo il tragitto si incontra una biforcazione, dalla quale prendono avvio due strade. Una conduce alla spiaggia, dove è possibile fare un tuffo ammirando Capri e i suoi faraglioni.
L’altra si sviluppa invece in salita, e permette di raggiungere Mont’Alto e Punta Penna, dove si può ammirare un panorama stupendo in un contesto faunistico e floristico squisitamente ricco e variegato.
Dove parcheggiare?
Si tratta di un interrogativo più che legittimo, specie per chi intenda pianificare la gita nei periodi di maggior afflusso turistico.
Potrà quindi essere utile sapere che sono disponibili vari parcheggi, dove è possibile lasciare la propria vettura e godersi la passeggiata in totale serenità.
E se questo non bastasse a fugare ogni dubbio circa l’incognita del posto auto, si può prendere in considerazione un altro progetto. Più precisamente, ci si può affidare al servizio di autobus, che collega efficacemente sia Sorrento che Massa Lubrense con Nerano.
In alternativa, se si preferisce avere un mezzo di locomozione proprio che consenta maggiore autonomia, sono disponibili vari servizi di noleggio scooter. Muoversi su due ruote, oltre a snellire i tempi, risolverà definitivamente il problema del parcheggio.
Accesso via mare
Quello terrestre non è l’unico modo possibile per visitare la Baia di Ieranto. Per chi la preferisse, una valida opzione è rappresentata dall’arrivo via mare. Va specificato tuttavia che l’accesso alle imbarcazioni private è interdetto, dal momento che l’area rientra nel Parco Marino di Punta Campanella.
Tuttavia è possibile pianificare un tour in barca, reso disponibile da operatori autorizzati. In tal modo, i turisti potranno ammirare la Baia di Ieranto e il suo promontorio dalla prospettiva marina.
Inoltre, se si vuole unire l’attività fisica allo svago,si può ricorrere al noleggio di kayak o canoe, disponibili anche con scafo trasparente, che renderanno ancora più emozionante l’escursione.
Indicazioni utili
Da quanto finora detto, è facile comprendere che visitare questo promontorio e la sua sottostante insenatura significa fare un’immersione nella Natura.
Pertanto, la gita è indicata per chi è dotato di un buono spirito di adattamento e di una idonea resistenza alla fatica. Specie per coloro i quali accedono via terra, dato che il sentiero è lungo sei chilometri ed è privo di punti di ristoro (meglio quindi portare con sé acqua e cibo).
Nessun problema, invece, per l’accesso ai servizi igienici, messi a disposizione degli escursionisti presso il rifugio del FAI.
Infine, per chi intende tuffarsi nelle acque della baia, è opportuno sapere che la spiaggia non è attrezzata. Dunque è consigliabile dotarsi di tutto ciò che si ritiene utile per vivere una giornata di mare in totale relax in uno dei luoghi più incantevoli della costa campana.
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