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Tra le tappe di un viaggio in Penisola Sorrentina non può mancare Punta Campanella, dove storia e natura si intrecciano dando vita allo splendore.

 

 

 

 

Maestosa, sorprendente, attraente. Bastano questi tre aggettivi a offrire un’idea, seppur approssimativa, di Punta Campanella.

A suggerirne la maestosità è il modo in cui si staglia lungo il panorama della Penisola Sorrentina, segnando nettamente il confine tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. 

Sorprendente lo è per il suo carico di storia, nonché per la bellezza che è in grado di riservare ai suoi visitatori.

Da tutto ciò, è logico dedurre l’intensa capacità attrattiva di Punta Campanella, uno dei luoghi più suggestivi della costa campana.

Vuoi conoscere meglio questo promontorio? Allora dai inizio alla lettura e ne resterai affascinato.

Perché si chiama così?

Rispondere a questa domanda è il primo passo lungo il tragitto che conduce alla scoperta di Punta Campanella. Va inizialmente precisato che il nome attuale non è stato l’unico che ne ha contraddistinto la storia. All’epoca della dominazione greca, questo luogo era noto come “Promontorio Ateneo”, in riferimento al tempio lì edificato in onore della dea Atena. 

Per quel che riguarda il nome attuale, esso deriva invece da una campana posta sulla sommità della Torre di Minerva (tuttora esistente e risalente all’epoca angioina), che veniva azionata per segnalare incursioni via mare. 

Crocevia di culture diverse

Influsso greco, dominazione angioina, ma non solo. Come tutta la Penisola Sorrentina, anche Punta Campanella è stata dimora di Romani e Sanniti. Una mescolanza di civiltà antiche, la cui presenza è tutt’oggi testimoniata da vari reperti archeologici rinvenuti nel corso degli anni, che rendono il promontorio una meta molto interessante anche per il turismo culturale.

Qui, infatti, oltre che con le bellezze paesaggistiche offerte dal rilievo e dalla sottostante Baia di Ieranto,  ci si potrà allietare anche – per l’appunto – con quelle archeologiche.

Insomma, che tu sia un turista balneare, montano o culturale, Punta Campanella può soddisfare la tua voglia di vacanza ideale.

Come arrivare

Come già detto, Punta Campanella si trova tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. Dal punto di vista amministrativo, il suo territorio rientra tra i comuni di Massa Lubrense e Positano. 

Il tragitto consigliato (perché più breve) è quello che parte da Termini, una frazione di Massa Lubrense. Più precisamente, si dovrà raggiungere piazza Santa Croce, nei cui pressi si trova il sentiero (lungo circa 1,5 km) che conduce al promontorio.  

Dunque, il primo passo è arrivare a Massa Lubrense, dove si può giungere:

 

  1. In auto: da Napoli, immettendosi sull’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria. Una volta imboccata l’uscita Castellammare di Stabia, si dovrà percorrere la Statale Sorrentina 145, in direzione Massa Lubrense; 
  2. In treno: più specificamente, ricorrendo alla Circumvesuviana. Dalla stazione di Napoli Piazza Garibaldi, fino a Sorrento. Qui, occorrerà salire a bordo di un autobus che effettuerà una fermata in Via Filangieri;
  3. In aliscafo: anche in questo caso, una volta approdati a Sorrento, sarà necessario usufruire del servizio di trasporto pubblico oppure, qualora lo si preferisse, prenotare un taxi o noleggiare un auto.

L’idea di dover utilizzare l’auto ti fa storcere il naso? Temi che il parcheggio sia impossibile? 

La soluzione c’è. Continua  a leggere e la scoprirai.

Parcheggio no problem

Per chi non vuole rinunciare alla comodità delle quattro ruote, è bene sapere che – con eccezione dei periodi di maggior afflusso turistico – è tutto sommato facile sostare la propria vettura. 

Vari posti auto sono infatti disponibili sia in piazza Santa Croce che nella vicina piazza Vescovado. Senza poi dimenticare la possibilità di lasciare il veicolo nei pressi del bivio per la Cala di Mitigliano, oppure nella piazza centrale del borgo di Nerano.

Probabilmente si allungherà un po’ il tragitto, ma di sicuro ne varrà la pena.

Cosa fare a Punta Campanella

Scelti il mezzo di locomozione preferito, non ti resta che goderti uno dei luoghi più suggestivi della Penisola Sorrentina.

A Punta Campanella potrai restare incantato da un patrimonio floristico e faunistico di rara bellezza. 

A incantarti sarà anche la vista mozzafiato che si gode dalla sommità del promontorio, dove gli occhi racchiudono in un unico abbraccio Capri, Punta Penna e Li Galli.

E se le escursioni non ti bastano, potrai anche fare un bel bagno nelle acque cristalline che lambiscono il promontorio. Più precisamente, avrai modo di tuffarti nel mare della Cala di Mitigliano, un piccolo paradiso raggiungibile seguendo le indicazioni presenti lungo il sentiero che conduce a Punta Campanella.

Area protetta

Escursioni terrestri e marine, diving, arrampicate e birdwatching. Insomma, a Punta Campanella ci si può divertire, però con un unico accorgimento. 

Bisogna infatti ricordare che, dal 1997, la zona è Area Marina Protetta, in quanto tale soggetta a particolari forme di tutela. 

Pertanto, prima di partire, è bene sapere che esistono specifici sentieri dedicati al trekking, lungo i quali gli escursionisti possono apprezzare la biodiversità del luogo senza pregiudicarla in alcun modo. 

Discorso molto simile riguarda coloro i quali intendano ammirare il promontorio dal mare. Trattandosi, per l’appunto di un parco marino, l’accesso alle sue acque è interdetto alle imbarcazioni private. 

Tuttavia, se non vuoi rinunciare a un’escursione marina, nessun problema. Potrai rivolgerti ai numerosi operatori autorizzati, che ti aiuteranno a realizzare il tuo sogno.

Che lo si esplori via mare o via terra, un fatto è certo: questo luogo resterà nel cuore.

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